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Anello del Cridola - Piumovimento dalle Dolomiti

Escursioni e curiosità storiche con testi di Gian Garzotto
(Sito parzialmente in costruzione)
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Anello del Cridola

Dolomiti > Cortina-Cadore-Comelico > Cadore > Cadore sx Piave
         GIRO DEL M.Cridola
(per la Cuna del Cridola e Biv.Vaccari)





L'itinerario si svolge da Lorenzago di Cadore per la val del Cridola, tocca il Biv.Vaccari e per la forca del Cridola cala al Rif.Giaf. Il ritorno per agevoli mulattiere attraverso il passo della Mauria.
Non e' un percorso difficile, tuttavia per i dislivelli e' adatto solamente a persone ben allenate.

Ore 8 circa escluse le soste.
Rifornimenti di acqua: Val del Cridola q.1550mt.
"Cuna del Cridola" Biv.Vaccari (30mt. Ad est sorgente)
Rif. Giaf
Frequenti sino al P.sso Mauria
Dislivello complessivo mt. 1400 circa.
Copertura telefonica di emergenza lungo tutto il tragitto.


                           Panoramica del Cridola, Monfalconi e Spalti di Toro dalle Marmarole

Avvicinamento

Il Bar Pineta e' sito tra Lorenzago di Cadore ed il Passo della Mauria, a circa tre chilometri da Lorenzago. Vi e' un buon parcheggio per auto.
Dal Bar Pineta si diparte pianeggiante una pista parallela alla statale in direzione (est) del Passo Mauria, non vi sono cartelli indicatori al 1998, mentre sulla parete della costruzione vi sono tutti gli itinerari con i tempi approssimativi di percorrenza.


                                                            Il gruppo del Cridola

Descrizione del percorso

Ci si incammina verso est per pista rotabile pianeggiante, paralleli alla statale lasciando a destra una costruzione il legno sul limitare del bosco.
In localita' Santigo (segnaletica) si segue la pista di destra e cosi' anche piu' avanti dove una pista si dirama a monte e porta alla soprastante casera Santigo.
Si prosegue per la pista forestale (sent. N.326) tralasciando una diramazione poco battuta che prosegue in piano a destra (segnaletica) e pure la pista di boscaioli che sale ripida verso monte.
La pista forestale alta sulla valle lascia poi il posto ad una buona mulattiera. (40 minuti dal Bar Pineta)
Si giunge ad una diramazione del sentiero (segnaletica) e si segue il sentiero basso a destra che in leggera discesa taglia il bosco di pini e faggi.
L'itinerario ora compie qualche piccolo saliscendi tagliando diagonalmente tutti i ghiaioni che calano dalle pendici del M.Miaron e quindi risale (traccia e segnaletica incerta) il canalone ghiaioso a sinistra dove la direzione di marcia cambia da Sud ad est. (m.1400)
(Tralasciare quelle che sembrano due tracce di sentiero che affrontano verso sud i prati del colle mugoso; esse sono opera dell'acqua e possono facilmente trarre in inganno)

NB: la testata della Val del Cridola e' occlusa da una collina detritica ormai coperta da mughi e da vegetazione d'alta quota. Appare evidente che un tempo il sentiero rimontava con un ampio giro detto colle portandosi in quata senza ripidi passi per poi ritornare verso la "Cuna". Ora purtroppo la segnaletica porta ad affrontare direttamente il canalone detritico che sale verso la "Cuna" del Cridola. Da suddetto colle due itinerari prtano a superare la Forc.Lavina per il Biv.Montanel e la forc. Ovest del Cridola che porta a ricongiungersi con il sentiero che cala dal Crodon di Scodavacca.
Il percorso segnato (n.340) risale il canalone tenendosi sottocroda a sinistra dove in corrispondenza di un piccolo passo roccioso vi e' una sogente d'acqua (m. 1550 Aganase).
Giunti sopra a quello che ci sembrava l'orrizzonte il cammino diviene meno ripido, si tralascia un bivio in mezzo alle mughe (m.1800 - segnaletica) e si prosegue diritti e rasente alle crode in direzione della "Tacca del Cridola".

NB: il bivio di q.1800 porta per un sentierino ben battuto a ricongiungersi con la parte alta del sentiero attrezzato "Olivato". E' possibile seguire questo itinerario per giungere in egual tempo al Bivacco "Vaccari", tuttavia chi volesse vedere bene le pareti est del M.Cridola con la "Tacca" (stretta forcella che porta nei pressi di Forc.Scodavacca) dovra' seguire l'itinerario che viene descritto.

Un'altro falso orrizzonte ci fa capire che non siamo ancora giunti alla "Cuna" e si perviene ad un nevaio perenne dove una fascia di rocce sembra sbarrare il passo.(m.1950)
Le rocce si possono affrontare salendo per due brevi itinerari: su diritti per il nevaio e poi superandole con un'inaspettato zig-zag del sentiero fra di esse. Altra possibilita' di superarle e' quella di salire per ghiaie sulla destra e poi seguire i segni freschi e frequenti verso sinistra (nord) per l'itinerario segnato n.344 che congiunge i ghiaioni dalla "Tacca" al Biv.Vaccari.
Risaliti in cinque minuti per sentierino sulla spalla ovest della "Cuna" olre al bivacco ci si presenta lo stupendo panorama che induce a toglere lo zaino per scattare fotografie a trecentosessanta gradi: in basso a nord le cenge del sentiero Olivato e sopra le pareti nord del M.Miaron; il bivacco Vaccari con sfondo la Forca del Cridola ed a sud le torri e le pareti del Cridola. Ad ovest il Montanel chiude l'anfiteatro. (Ore 3.30 dal Bar Pineta)


                                         Il ghiaione che cala dalla 'Tacca del Cridola'


                             Il Biv. Vaccari sulla 'Cuna' del Ceidola ed in fondo la Forca del Cridola

NB: il Bivacco "Vaccari" (m.2050) e' una costruzione prefabbricata del tipo "Fondazione Berti" con max. nove posti branda e tavolino.Al 1998 appare ben tenuto e pulito. Vi e' una piccola sorgente d'acqua trenta metri in direzione della Forca del Cridola.

L'tinerario ora punta verso Est e non vi e' un sentiero ben preciso e la segnaletica e' pressoche' inesistente. Dalla sorgente si prosegue per detriti in quota, senza abbassarsi ma in leggera diagonale in direzione della Forca del Cridola.Il percorso e' intuitivo ed avvicinandosi alla Forca un sentiero si fa dapprima incerto e poi ben battuto pervenendo con due tornanti alla Forca del Cridola (mt.2176 sent. N.340 )
Si segue il sentiero che attraversa sotto le crode verso n.est e punta verso due gendarmi di roccia caratteristici presso una stretta forcellina. (Dalla forcellina, avendo voglia e buone gambe e' possibile scendere giu' diritti per il canalone ghiaioso verso sud-est e ricongiungersi duecento metri sotto con il sentiero nell'ampia conca erbosa.)
Si supera la forcellina verso nord entrando in uno stretto canalino e calando all'interno per un centinaio di metri, allo sbocco del canalino vi e' un bivio.(proseguendo in quota per sentiero n.348 si giunge sulla spalla est del M. Miaron presso forc. Fussiana (o Della Mescola) e da qui' si cala verso il Passo della Mauria.)
Si seguono i segni per sentiero 340 calando giu' diritti a sud per un ghiaione oppure per un sentiero a destra rasente le rocce sino alla conca pratosa dove e ben visibile dall'alto il sentiero che dovremo seguire. Anche il sentiero del "Boschet" e' ben visibile dall'alto.


                                    Le ghiaie che calano dalla Forca del Cricola verso a Mescola

Raggiunta la conca si segue il largo sentiero che si presenta sempre ben battuto. Esso cala per un centinaio di metri e poi con qualche piccolo saliscendi per cengie che costringono anche ad un brevissimo passo su roccia ci porta ai piani erbosi in localita' "Boschet" dove vi e' la "Torre Canova" ed il bivio con il "Anello di Bianchi".(mt.1700)


NB: le carte topografiche Tabacco riportano un dislivello di oltre cento metri in salita per giungere al "Boschet". Si tratta di un errore topografico in quanto il sentiero perviene per cengie e piccoli saliscendi di una decina di metri rasente alle roccette e molto piu' a sud di quanto riportato.
La "Torre Canova" e' un capitello in legno, scolpito ed alto circa 3 metri. E' sito al crocevia dell' "Anello di Bianchi"

Si cala per ottimo sentiero (panchina in posto panoramico) per tornanti sino al rifugio Giaf ben visibile dall'alto. (M.1405 - 20 min dal Boschet) ore 2 circa dal Biv.Vaccari.

Il rifugio Giaf (m.1405) appartiene al comune di Forni di Sopra ed e' stato inaugurato nel 1947.
E' gestito dalla locale Sez. Del CAI, dispone di 40 posti letto, servizi, doccia. Tel.0433-88002.
Sotto al rifugio vi e' una chiesetta dove sono site numerose lapidi di persone cadute in montagna.
IL sentiero che porta al Passo della Mauria e' il n.341, parte dell'alta via n.6. Esso si diparte dal lato est del rifugio verso nord ed e' sempre molto largo e ben battuto. Si snoda pressoche' in piano, molto panoramico sulla Valle del Tagliamento. Supera il greto del torrente Fossiana e quindi la Val della Tora (bivio con sent.348 che sale alla forc.Fussiana o della Mescola) e giunge con un dislivello di circa centocinquanta metri presso la Casa Cantoniera del Passo della Mauria. Bar e telefono.
Mt.1298 - Ore 2 circa.

Dal passo, sulla sinistra della strada statale laddove compie il primo tornante verso Lorenzago, si diparte (segnaletica) la vecchia strada sterrata che cala con pendenza costante e diritta giu' per la valle, tagliando ancora la statale e superando diverse abitazioni.
Essa si ricollega alla statale circa duecento metri a monte del bar Pineta deve e' stata parcheggiata l'auto. (Dal passo circa 20 minuti)
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