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Biv.Tiziano - Piumovimento dalle Dolomiti

Escursioni e curiosità storiche con testi di Gian Garzotto
(Sito parzialmente in costruzione)
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Biv.Tiziano

Dolomiti > Cortina-Cadore-Comelico > Cadore > Antelào - Marmarole

Salita al Biv. Tiziano dal Bosco di Soccento

Si tratta di una escursione con dislivello di circa 1200 metri, quattro ore di salita, in un ambiente che passa dalle slanciate foreste di pini dei boschi di Soccento alle lastronate dolomitiche che i ghiacci hanno levigato ed arrotondato oltre i duemila metri, dove ora il ghiacciaio è scomparso.
La descrizione del percorso riguarda solamente l'arrivo al Biv. Tiziano, ma la rosa di escursioni che sono possibili da questo sono stupende:
- Scavalcamento della forc. Froppa e  Marmarole (nuovo biv. Fanton) con possibile discesa verso la val Bajon   oppure per via ferrata verso il Valòn del Froppa ai  rif. Bajon o Chiggiato.
- Scavalcamento della dorsale di Punta Anita (forc. Jau de la Tana) per via ferrata al rif. Chiggiato.
- Traversata per la Val Longa e scavalcamento al biv. Alberto Musatti e Val Meduce per la via di Sanmarchi.
- Per i più esperti le salite alle cime più agibili attorno ai Lastroni delle Marmarole.


                     Foto delle Marmarole da Federavecchia (salendo per la rotabile verso Misurina)



                                     Ritaglio da carta TABACCO 1 25000 - Dolomiti di Centro Cadore

Descrizione del percorso

Dalla grande colonia estiva 'Domenico Savio' (m.1035) al Km.145 della rotabile della Val Ansiei (park) si seguono le indicazioni per sent. n.260 per Biv. Tiziano. La pista forstale si inoltra nel Bosco di Soccento a SO e la si segue per oltre un chilometro sino ad un bivio a m.1085 ove si segue la pista forestale verso sx (indicazioni) che presto diviene sentiero. Il sentiero risale una valletta che sembra chiudersi da un salto di roccia, esso sale con stretti tornanti sino alla sua testata dove una provvidenziale buona cengia (m.1490) riparata da mughi fa passare sul versante est dove il pendio è pratoso. Risalendo il rado bosco con tornanti si perviene al canalone dove una grande frana ha formato un ghiaione (q.1890) che andrà risalito tra i sassi (segni). Ad ovest le pareti rocciose del 'Tacco del Todesco'.
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NB: Ad ovest sotto alla parete di roccia cola dell'acqua e qui conviene fare il rifornimento poichè dal bivacco per rifornirsi di acqua ocorre inoltrarsi nella Val Lunga sino ad una grotta.
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Oltrepassato il canale di detriti  si risalgono i prati sulla dx che portano alla dorsale da dove appare il piccolo colle ove è sito il Bivacco ed il rifugio privato (m.2246) che è normalmente chiuso e per accedervi occorre chiedere le chiavi al CAI di Auronzo.
Ore 4 circa . Acqua a q.1900 circa



        Le cime attorno ai Lastroni  delle Marmarole  ( il biv. Tiziano si trova sulla dorsale erbosa a dx)
  
          Salendo per il sent. nr. 260 - La Val Ansiei                             Segnaletica al vecchio rifugio privato.

  La dorsale delle Marmarole con il Cimòn del Froppa (m.2932). Il rif. privato è chiuso. Chiavi c/o CAI Auronzo

   






                         Alba al Bivacco Tiziano: da sx Cadini di Misurina, Tre Cime, M.Paterno


                                                      Tre Cime di Lavaredo e M.Paterno


      Dal Biv. Tiziano verso nord con la Croda dei Toni a sx e l'imponente Gruppo del M.Popera (m. 3046)


                         Lo stupendo panorama verso i Cadini e Tre Cime dai Lastroni delle Marmarole

                                        Il Bivacco Tiziano con sfondo la Croda dei Toni


                                         La Val Longa (sentiero per Biv.Alberto Musatti)

                                           Le slanciate creste  di Valtana a SE del bivacco

Sotto: ritaglio della simpatica recensione di Gabriele Arrigoni su 'Le Dolomiti Bellunesi' Natale 2005 in occasione della inaugurazione del Biv. Tiziano (allora nostro Presidente del CAI di Belluno)


Cartolina dell'inaugurazione del vecchio rifugio Tiziano con le firme di Alpinisti come Chiggiato, Musatti, Fanton, ed altri.   (ritaglio dalla raccolta di Benito Pagnussat)


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