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Rif.Falier - F.Rossa - Piumovimento dalle Dolomiti

Escursioni e curiosità storiche con testi di Gian Garzotto
(Sito parzialmente in costruzione)
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Rif.Falier - F.Rossa

Dolomiti > Dolomiti Agordine > Marmolada
Traversata dal Passo San Pellegrino a Malga Ciapela
                   per Forca Rossa  (dai primi di giugno in poi)

E' un'escursione per tutti, su sentiero ampio e su percorso segnato sia sul terreno che sulle carte topografiche. E' un 'classico' per il suo notevole sviluppo e piccolo dislivello (m.650 se effettuato partendo dal S.Pellegrino, mt.900 con partenza da Malga Ciapela). Il panorama:a sud sul gruppo del Rosetta, Focobon e Cimon della Pala, mentre ad ovest La rocciosa Cima Uomo ed il poco nominato Sas de Valfreda e questi sono tutti '3000'. Oltrepassata la Forca Rossa le Cime d'Auta si lasciano ammirare di profilo, mentre la Marmolada svetta a nord.
Il tipo di percorso richiede l'avvicinamento con due automobili, oppure l'abbinamento con altre persone che compiano il giro in senso inverso con il classico scambio di chiavi d'auto all'incontro intermedio.

AVVICINAMENTO  
Si segue la statale per il passo San Pellegrino e salendo per il versante agordino circa trecento metri prima del passo, si segue una stradina asfaltata (a destra verso n.est) con   indicazioni per Rif.Flora Alpina e Rif.Fuchiade.
Si prosegue per circa un chilometro oltrepassando il Rif de Gigolè (un torrentello) prima del quale a sinistra sale la stradina bianca per Fuchiade mentre oltre il torrente a destra vi è un ampio parcheggio con indicazioni.

DESCRIZIONE
Vi sono tre possibilità di raggiungere la Forca Rossa dal parcheggio di mt.1850, la più diretta è l'alta via dei pastori che si segue dirigendosi per la strada asfaltata verso est e dopo circa duecento metri  (indicazioni)  per una pista che si inoltra in un bosco a sinistra. Sent.n.694.- Questo percorso tuttavia al mattino è completamente in ombra e bagnato dalla rugiada.
Gli altri due percorsi passano entrambi per il  rifugio Fuchiade che si raggiunge salendo verso nord per la stradina che si inerpica prima del torrente Rif de Gigolè. Dove si imbocca la stradina, a destra, vi è pure un sentiero che funge da scorciatoia, ma al mattino è assai bagnato di rugiada. Si perviene al paesino di Fuchiade ed al Rifugio in circa 30 minuti dal parcheggio. Mt.1982.
La seconda possibilità di raggiungere la Forca Rossa è quella di salire per il sentiero n. 607-693 comune per il Passo delle Cirèle. Dal rif. Fuchiade, sui ghiaioni in alto verso nord-est sotto al Sass de Valfreda si può vedere il sentiero.    
Si aggira lo spallone erboso del M.le Saline e si oltrepassa il rivo una prima volta verso la dx orografica. Ad un seguente bivio si prende a destra verso un vecchio acquedotto e si oltrepassa ancora il rivo portandosi sulla sx orografica. Ora bisogna salire con molti tornanti lo spallone suddetto per sentiero segnato di tipo militare dove l'erba talvolta lo confonde con il terreno. La mulattiera poi supera la spalla del M.le Saline a m.2400 circa e taglia i ghiaioni sottostanti il Sass de Valfreda in leggera discesa dirigendosi ad est verso la Forca Rossa sempre ben visibile.Con un saliscendi si raggiunge la Forca  salendo per una spalla detritica. Il sentiero è segnato e l'unico punto che richiede attenzione è il bivio dove esso si stacca dal percorso che sale la forc. delle Cirèle. (dove oltrepassa il rivo della Val Contrin).Questo percorso costringe ad una perdita di quota complessiva di circa 100m. (Ore 2.45 dal parcheggio.)

La terza possibilità è quella che consigliamo, sia per la bellezza del percorso sia per la pendenza moderata ed assenza di saliscendi.
Dal Rif. Fuchiade si segue (sent. N.670) la pista che verso sud si inoltra in piano verso il Prà Gran, ma subito una segnaletica ci fa seguire un sentiero che diagonalmente verso sud taglia la costa erbosa che cala dal M.Saline e la raggiunge proprio in corrispondenza di un acquedotto a m.2080 circa (segnaletica) dal quale il sentiero si inoltra in piano verso lo stupendo pascolo sottostante al M.Saline dove le rocce sono rossastre. Si raggiunge un altro sentiero che proviene dal sottostante rif. Flora Alpina a m.2100 circa e si prosegue inoltrandosi nella ampia valletta erbosa e lasciando a destra una fontana ricavata da un tronco d'albero. Raggiunto il terreno più aspro con roccette (m.2175) si piega a destra verso est, e ci si unisce ad un altro sentiero proveniente dal Rif. Flora Alpina. Si entra poi in una inaspettata e bella valletta pianeggiante ed erbosa attraversandola  completamente per terreno un poco paludoso verso Sud Est.(tralasciare la vistosa traccia -segno rosso- che all'inizio della valletta si dirige verso nord.)
Si sale  ripidamente per il canalino che si supera con qualche tornante ed il sentiero ora piega per creste erbose verso est  e nord est, raggiungendo per le coste erbose  spaccate il ghiaione terminale della forca Rossa che viene risalito per ampia mulattiera. (mt. 2490 - altarino con libro delle firme) ore 2 circa dal parcheggio.

NB: poco sotto la forcella ci si raccorda a mt.2460 con il sentiero proveniente dal M.Le Saline che molto evidentemente taglia  i ghiaioni alla quota di circa 2400 m. La vetta di m.2499 offre un ottimo panorama sul Focobon e Rosetta, la si
raggiunge per crestina in un paio di  minuti.
    

Ora si tratta di discendere completamente la Val Franzedas sino a Malga Ciapela, ben visibile dalla Forca Rossa.
A Nord est la Val Franzedas si lascia osservare per tutto il suo sviluppo, il sentiero militare che risale la sua sinistra orografica serpeggia bianco giù nella valle ed è in quella direzione che la mulattiera cala con diciotto larghi tornanti ed altrettante diagonali a pendenza costante, classca delle opere militari della prima guerra mondiale. (la prima linea scorreva dall Passo Selle per le Cime di Costabella, Cirèle, Passo Ombrettola, Sasso Vernale e Cima Ombretta).
Discesi i diciotto tornanti sulla destra verso sud (mt.2310) ad un bivio si stacca il sentiero (acqua a circa 50 mt. verso sud) che porta in circa 20 minuti (in piano) alla forcella di Col Becher.Si scende ancora per la costa erbosa addentrandosi nei pascoli alti della valle per la mulattiera che è a volte sopraelevata e ben massicciata ai lati.
Si trascurano un paio di diramazioni che calano verso i pascoli di Franzedas sulla destra  ed alla quota di mt.1980 presso le case di Franzedas (torrentello) ci si raccorda con la pista rotabile che sale all'abitato.
Si compiono moltissimi tornanti anche piuttosto stretti, e si lascia  a sx una fontanella d'acqua a 1875 mt. La strada poi giunge al bivio per rif. Falier che lascieremo a sinistra e subito dopo al bivio  per forc. Chegaris che lascieremo a destra.
Una  lunga diagonale verso nord cui seguono quattro tornanti ci portano  sino al parcheggio.

Discesa ore 1.45 circa.
Tempo totale. Ore 4 circa
Acqua: abbondante nella discesa
Dislivello mt.650 in salita e 900 in discesa


Al rif. Falier da malga Ciapèla



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